Scritti e testimonianze
Riportiamo solo alcune delle numerose testimonianze raccolte su Giorgio La Pira
Testimonianze
«Ricordo che ascoltavo con vera curiosità quanto lo zio Luigi di Messina mi raccontava dei suoi impiegati eccellenti, zio Giorgio e Totò Quasimodo, e quali consigli ed insegnamenti soleva impartire loro. Con molta intelligenza soleva accompagnare sempre le nostre discussioni con una fine nota di ironia: occupavo in ufficio la stessa scrivania ed adoperavo lo stesso telefono che furono di mio zio Giorgio e di Quasimodo (sedia e telefono che ho esposti nella nostra Fondazione). Per cui scherzando lo zio Luigi mi diceva che per l’onore di lavorare negli stessi ambienti di cotanti predecessori, avrei potuto rinunciare benissimo allo stipendio.[……..] ….E’ mia convinzione che questa raccolta di “cose” lapiriane l’abbia essenzialmente voluto e diretta lo stesso mio zio Giorgio. Giacché ho potuto costantemente riscontrare, in maniera tangibile, la sua collaborazione. Tale certezza mi deriva dal fatto che con troppa facilità ho man mano reperito gli innumerevoli oggetti di casa mia, che risalgono fino ai nonni. Ma poi, i suoi scritti giovanili, le novelle, le poesie, le lettere, i ritagli di giornali del tempo, quelli proprio li ha forniti lui. Sono gli scritti del suo periodo anticlericale, dannunziano o fascista, che una volta rinnegati avrebbe potuto benissimo distruggerli. Invece, anche tarlati dal tempo, essi sono pervenuti a noi nella loro veste originale.»
Angelo Angelino
curatore della Fondazione
Familiare di Pozzallo